21.2.09

TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA D

Nome Botanico

Daphne Cneorum-Linn.

Nome Italiano

DAFNE CNEORO - TIMELEA ODOROSA.

Nome Vernacolo

Forzèi mat.

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Daphne è il nome di una ninfa figlia del fiume Peneo, amata da Apollo e cambiata in lauro; Cneorum viene dal greco Cneoron, nome dato da Teofrasto ad un arbusto somigliante all'olivo.
Questo piccolo suffrutice strisciante, che si trova specialmente sugli alti monti della Feltrina, dell'Agordino e del Cadore fino all'elevatezza di 2000 metri dal mare, non potrebbe essere utilizzato che quale ornamento pei giardini.


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Nome Botanico

Daphne Mezereum-Linn. - Thimalea Mezereum-Allion.

Nome Italiano

MEZEREO - CAMALEA.

Nome Vernacolo

Bodìs - Podìs - Polìs - Pudìs - Pudi - Peveroni - Zimes.

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Questa pianta che si trova sparsa specialmente nei boschi resinosi della Provincia sino all'elevatezza di 1500 metri dal mare, raggiunge l'altezza dì metri 1 a 1,50, e, coltivata nei giardini, anche a 2 e 3 metri, con un diametro alla base di 2 a 3 centimetri. Arriva al massimo suo sviluppo in 8 a 10 anni vivendone 12 a 15. Si moltiplica facilmente per semi nei terreni ombreggiati ed abbondanti di terriccio vegetale. Si presta nei giardini come ornamento. Il legno bianco-giallognolo a fibra grossolana e mediocremente duro, preso in bocca cagiona doloroso enfiamento delle labbra e della lingua perchè ciascuna parte di questa pianta è vescicatoria e in specialità la corteccia.


La corteccia, i ramoscelli e le foglie danno ai tessuti preparati un colore giallo-bruno e della corteccia i montanari Bellunesi si servono per correggie. Del libro si fa carta.
Le bacche possono dare un bel color rosso ai pittori, e in medicina furono adoperate sotto il nome di semen conognidii. I Russi le infondono nell'acquavite e nell'aceto perché acquistino maggior forza. Vengono mangiate con avidità dai colombi selvatici. Secondo Linneo 12 di queste bacche sarebbero più che sufficienti per far morire un uomo.
Il seme matura in Luglio; la semina succede in Agosto coprendo il seme con 5-6 millimetri di terra; quello seminato in Agosto germina nella successiva primavera, e quello collocato in terra in primavera un anno dopo.


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Nome Botanico

Diospyros Lotus-Linn.

Nome Italiano

ALBERO DI S. ANDREA - DIOSPIRO FALSO LOTO - LOTO AFRICANO.

Nome Vernacolo

Isolèr - Albero de San Andrea - Zeresèr santo.

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Diospyros, dios = divino e Pyros = grano.
Questa pianta che si trova coltivata in qualche fondo a coltura agraria della vallata Bellunese e Feltrina, all'elevatezza non maggiore di 400 metri dal mare, giunge all'altezza di 10 a 12 metri con un diametro alla base di 35 a 50 centimetri. Sopporta i rigidi freddi non ostante che sia originaria delle calde regioni d'Oriente. Cresce con lentezza e il suo legno duro, molto compatto, di colore giallognolo, che diventa scuro-cenere se esposto all'aria, può essere utilmente impiegato per mobiglia ricevendo un bel pulimento. Si moltiplica mediante seme e polloni e predilige terreni leggeri non tanto asciutti esposti a mezzodì.
Le bacche carnose, della grossezza d'una ciliegia ordinaria, divise internamente in otto loggie, contenenti ciascuna una grana, sono mangiabili e precipuamente se bollite e cosparse di zucchero. Si credette per molto tempo che questo fosse il famoso lotus degli antichi che formava le abituali delizie dei popoli africani, denominati lotofagi; ma è un errore. L'albero di S. Andrea esisteva in Egitto in grande quantità al tempo di Teofrasto, ma i frutti di questa pianta non figuravano nelle mense.


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Nome Botanico

Dryas octopetala-Linn.

Nome Italiano

DRIADE OTTOPETALA.

Nome Vernacolo

Erba arzentada.

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Questo piccolo suffrutice che striscia a terra, abbondantissimo in questa Provincia, l'ho trovato anche sul letto del Piave all'altitudine di 250 metri dal mare e precisamente a Lentiai, e sull'Antelao a 2500 metri sopra l'Adriatico il giorno 21 Agosto 1875, nel quale, in compagnia dei Comm. Gio. Carlo Siemoni Ispettore Superiore Forestale, e Giorgio Pozzolini Colonnello comandante il 6° Reggimento Bersaglieri ho raggiunto la cima di quel monte alto 3259 metri.
Questa pianta non presenta alcuna utilità e dicono solo sia in medicina un astringente tonico.
Il nome di Dryas lo si fa derivare da Drys (quercia) pella somiglianza in piccolo delle foglie.


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